CORSA DI ORIENTAMENTO

testo scritto da Gabriele Vercelli

 

La Corsa di Orientamento

La Corsa d'Orientamento (C.O.), anche conosciuta come Orienteering, è uno sport nato nei paesi scandinavi. Anche se in Italia è praticamente sconosciuta, in questi paesi è lo sport nazionale, un po' come da noi il calcio.

L'ambiente in cui si svolge è principalmente il terreno aperto, il bosco, e per questo in Scandinavia viene chiamato lo sport dei boschi, ma si può praticare con uguale divertimento anche negli intricati centri storici di molte città. L'orienteering è una prova a tempo in cui il concorrente, con l'ausilio di una carta speciale molto particolareggiata ed eventualmente della bussola, deve raggiungere nel minor tempo possibile il traguardo passando attraverso una serie di punti di controllo che vanno frequentati nell'ordine specificato.

Il tracciato di gara è disegnato sulla carta ed è formato da un triangolino equilatero che indica il luogo di partenza, un cerchio doppio che indica il luogo d'arrivo e da una serie di cerchietti numerati progressivamente che indicano i punti di controllo e l'ordine in cui bisogna raggiungerli. Tutte le informazioni che riguardano il tracciato di gara sono fatte con il colore rosso.

I posti di controllo sono indicati sul terreno dalla cosiddetta "lanterna", segnale bianco-arancione o bianco-rosso a tre facce, che viene posato dal tracciatore della gara nel punto esatto del terreno che corrisponde al centro del cerchietto sulla carta.  Ogni lanterna ha un proprio codice di identificazione (un numero o delle lettere alfabetiche) ed una pinza punzonatrice ogni pinza lascia un segno particolare diverso da quello delle altre lanterne. Nella foto qui sotto si vede una lanterna con codice 73; sopra il codice si vedono anche i due punzoni rossi.

Il testimone delle punzonature é costituito da cartoncino resistente con caselle numerate per le punzonature. Viene consegnato ad ogni concorrente prima della partenza insieme alla descrizione dei punti di controllo e al codice di ciascuna lanterna del proprio percorso. Quando giungiamo al posto di controllo, tramite il codice di identificazione ci assicuriamo che la lanterna è quella che cerchiamo e con la pinza punzonatrice marchiamo il testimone. La punzonatura deve essere effettuata nella casella corrispondente al numero riportato in cartina a fianco del cerchietto frequentato (punto 1 casella 1, punto 2 casella 2, etc). All'arrivo, attraverso il controllo del testimone, è possibile appurare se il concorrente è passato per tutti i punti di controllo del suo percorso. Su ogni cartellino sono apposti: nome e cognome del concorrente, nome della società/scuola e tempo di partenza.

Gli organizzatori posano alla base di ogni lanterna dei "coriandoli" (particolari pezzetti di carta con riportato il codice del posto di controllo). Nel caso la lanterna venisse asportata, i concorrenti, per dimostrare l'avvenuto passaggio, devono prendere uno di questi coriandoli e consegnarlo all'arrivo (se il punzone è presente è obbligatorio punzonare).   Errori o mancanze di punzonature (non giustificate dal coriandolo) comportano la squalifica.  La gara è individuale e a tal scopo le partenze sono sfalsate fra loro di alcuni minuti.

Cosa rende l'Orienteering particolare

Il bello della CO è che la scelta di percorso è libera, ognuno deve, leggendo la carta, trovare la via più veloce e vantaggiosa per passare dai posti di controllo e giungere al traguardo proporzionalmente alle proprie capacità tecniche ed atletiche.  La difficoltà della Corsa d'Orientamento è proprio questa: il doversi trovare autonomamente la strada migliore da seguire: il concorrente forte nella corsa preferirà un percorso principalmente su sentieri o tracce facilmente percorribili anche se più lunghe, mentre il concorrente più abile nell'orientamento preferirà scelte più dirette anche se non guidate da tracce. Col procedere della gara inoltre la fatica si farà presto sentire influenzando pesantemente le capacità di ragionamento di ciascun concorrente.  Non spaventatevi all'idea di dover correre. Esistono infatti tante categorie diverse, per far si che ognuno si misuri con concorrenti di pari livello. Ci sono categorie ordinate per età e per capacità; cosi un signore di 60 anni (ce ne sono tanti che gareggiano a quest'età!) non si dovrà confrontare col ventenne super-allenato. E il principiante di 20 anni avrà anche lui una categoria fatta apposta per misurarsi con le prime gare.    Date un occhiata al regolamento per avere informazioni sulle categorie delle gare laziali.

Proviamo l'Orienteering

Per provare questo entusiasmante sport la cosa migliore è andare ad una delle gare in programma, magari una del Trofeo Lazio e provare. C'è tanta gente disponibile pronta a dare i migliori consigli per fare una prima esperienza. Se vi siete divertiti e volete continuare, magari con un impegno maggiore, potete seguire anche corsi specifici di Orienteering (date un occhiata in bacheca per vedere se c'è in programma qualche corso).

Come ci si veste

Per fare CO non serve una grande attrezzatura. Per le prime volte può andare benissimo un paio di pantaloni vecchi (è facile incontrare rovi o sporcarsi con la terra), delle scarpe comode che si possono infangare senza rimpianti: può capitare di dover guadare fiumi o passare su sassi per cui sconsiglio gli stivali da giardinaggio in favore di vecchie scarpe da ginnastica, magari con suola artigliata. Per il busto vale la regola dell'abbigliamento a buccia di cipolla per tutelarsi prontamente dal vento, dal freddo o dal sole.

Gli agonisti si vestono con un completo in tessuto traspirante anti-strappo, in genere colorato con i colori del proprio club, un paio di ghette a protezione delle gambe dalle sterpaglie basse (ortiche et similia), ed un paio di scarpe apposite (anche se c'è chi preferisce le scarpe da calcetto, più economiche e facili da trovare).

La bussola

Precisiamo subito che la bussola è un accessorio, e in quanto tale non è fondamentale, anche se spesso torna utile. E' consentita in gara (a differenza dell'altimetro), per cui chi ce la ha la può portare (se avete dubbi sul come si usa non c'è problema, chiunque sarà ben felice di spiegarvelo). Tenete presente che in genere, alle gare, sono disponibili bussole da affittare.

Per l'orienteering si usano modelli specifici, ma ogni bussola sufficientemente precisa va bene. Quella nella foto qui sopra è una bussola per CO "da polso", c'è chi preferisce invece le bussole "a dito".

La carta

La carta da orienteering con sopra il percorso viene consegnata al momento del via. A volte nel luogo del ritrovo è esposta una carta muta, cioè senza i punti di controllo. La carta da orientamento è una carta un po' particolare, simile a quelle dell'IGM (per chi le conosce) ma colorata e molto più dettagliata. E' importante leggere sulla carta la scala (se è 1:15.000 vuol dire che 1 cm. della carta equivale a 150 m. reali), l' equidistanza (la distanza in verticale fra una curva di livello e l'altra), la legenda (dove vengono spiegati i colori e i simboli usati nella carta), e l'orientamento (che mostra qual'è sulla carta il Nord). Queste sono le quattro cose più importanti da conoscere: trovatele e leggetele subito appena vedete la carta.

Bene, ora siete pronti e preparati alla vostra prima esperienza. Date un'occhiata al calendario delle gare nel Lazio: beh, che aspettate? organizzate il prossimo weekend negli ombrosi boschi laziali, vi aspettiamo numerosi!