La Corsa d'Orientamento (C.O.), anche conosciuta come
Orienteering, è uno sport nato nei paesi scandinavi. Anche se in Italia è praticamente
sconosciuta, in questi paesi è lo sport nazionale, un po' come da noi il
calcio.
L'ambiente in cui si svolge è principalmente il terreno
aperto, il bosco, e per questo in Scandinavia viene chiamato lo sport dei
boschi, ma si può praticare con uguale divertimento anche negli intricati
centri storici di molte città. L'orienteering è una prova a tempo in cui il
concorrente, con l'ausilio di una carta speciale molto particolareggiata ed
eventualmente della bussola, deve raggiungere nel minor tempo possibile il
traguardo passando attraverso una serie di punti di controllo che vanno
frequentati nell'ordine specificato.
Il tracciato di gara è disegnato sulla carta ed è formato da
un triangolino equilatero che indica il luogo di partenza, un cerchio doppio
che indica il luogo d'arrivo e da una serie di cerchietti numerati
progressivamente che indicano i punti di controllo e l'ordine in cui bisogna
raggiungerli. Tutte le informazioni che riguardano il tracciato di gara sono
fatte con il colore rosso.
I posti di controllo sono indicati sul terreno dalla
cosiddetta "lanterna", segnale bianco-arancione o bianco-rosso a tre
facce, che viene posato dal tracciatore della gara nel punto esatto del terreno
che corrisponde al centro del cerchietto sulla carta. Ogni lanterna ha un
proprio codice di identificazione (un numero o delle lettere alfabetiche) ed
una pinza punzonatrice ogni pinza lascia un segno particolare diverso da quello
delle altre lanterne. Nella foto qui sotto si vede una lanterna con codice 73;
sopra il codice si vedono anche i due punzoni rossi.
Il testimone delle punzonature é costituito da cartoncino
resistente con caselle numerate per le punzonature. Viene consegnato ad ogni
concorrente prima della partenza insieme alla descrizione dei punti di controllo
e al codice di ciascuna lanterna del proprio percorso. Quando giungiamo al
posto di controllo, tramite il codice di identificazione ci assicuriamo che la
lanterna è quella che cerchiamo e con la pinza punzonatrice marchiamo il
testimone. La punzonatura deve essere effettuata nella casella corrispondente
al numero riportato in cartina a fianco del cerchietto frequentato (punto 1
casella 1, punto 2 casella 2, etc). All'arrivo, attraverso il controllo del
testimone, è possibile appurare se il concorrente è passato per tutti i punti
di controllo del suo percorso. Su ogni cartellino sono apposti: nome e cognome
del concorrente, nome della società/scuola e tempo di partenza.
Gli organizzatori posano alla base di ogni lanterna dei
"coriandoli" (particolari pezzetti di carta con riportato il codice
del posto di controllo). Nel caso la lanterna venisse asportata, i concorrenti,
per dimostrare l'avvenuto passaggio, devono prendere uno di questi coriandoli e
consegnarlo all'arrivo (se il punzone è presente è obbligatorio punzonare).
Errori o mancanze di punzonature (non giustificate dal coriandolo)
comportano la squalifica. La gara è individuale e a tal scopo le partenze
sono sfalsate fra loro di alcuni minuti.
Il bello della CO
è che la scelta di percorso è libera, ognuno deve, leggendo la carta, trovare
la via più veloce e vantaggiosa per passare dai posti di controllo e giungere
al traguardo proporzionalmente alle proprie capacità tecniche ed
atletiche. La difficoltà della Corsa d'Orientamento è proprio questa: il
doversi trovare autonomamente la strada migliore da seguire: il concorrente
forte nella corsa preferirà un percorso principalmente su sentieri o tracce
facilmente percorribili anche se più lunghe, mentre il concorrente più abile
nell'orientamento preferirà scelte più dirette anche se non guidate da tracce.
Col procedere della gara inoltre la fatica si farà presto sentire influenzando
pesantemente le capacità di ragionamento di ciascun concorrente. Non spaventatevi
all'idea di dover correre. Esistono infatti tante categorie diverse, per far si
che ognuno si misuri con concorrenti di pari livello. Ci sono categorie
ordinate per età e per capacità; cosi un signore di 60 anni (ce ne sono tanti
che gareggiano a quest'età!) non si dovrà confrontare col ventenne
super-allenato. E il principiante di 20 anni avrà anche lui una categoria fatta
apposta per misurarsi con le prime gare. Date un occhiata al
regolamento per avere informazioni sulle categorie delle gare laziali.
Per provare
questo entusiasmante sport la cosa migliore è andare ad una delle gare in
programma, magari una del Trofeo Lazio e provare. C'è tanta gente disponibile
pronta a dare i migliori consigli per fare una prima esperienza. Se vi siete
divertiti e volete continuare, magari con un impegno maggiore, potete seguire
anche corsi specifici di Orienteering (date un occhiata in bacheca per vedere
se c'è in programma qualche corso).
Per fare CO non
serve una grande attrezzatura. Per le prime volte può andare benissimo un paio
di pantaloni vecchi (è facile incontrare rovi o sporcarsi con la terra), delle
scarpe comode che si possono infangare senza rimpianti: può capitare di dover
guadare fiumi o passare su sassi per cui sconsiglio gli stivali da giardinaggio
in favore di vecchie scarpe da ginnastica, magari con suola artigliata. Per il
busto vale la regola dell'abbigliamento a buccia di cipolla per tutelarsi
prontamente dal vento, dal freddo o dal sole.
Gli agonisti si vestono con un completo in tessuto
traspirante anti-strappo, in genere colorato con i colori del proprio club, un
paio di ghette a protezione delle gambe dalle sterpaglie basse (ortiche et
similia), ed un paio di scarpe apposite (anche se c'è chi preferisce le scarpe
da calcetto, più economiche e facili da trovare).
Precisiamo subito che la bussola è un accessorio, e in
quanto tale non è fondamentale, anche se spesso torna utile. E' consentita in
gara (a differenza dell'altimetro), per cui chi ce la ha la può portare (se
avete dubbi sul come si usa non c'è problema, chiunque sarà ben felice di
spiegarvelo). Tenete presente che in genere, alle gare, sono disponibili
bussole da affittare.
Per l'orienteering si usano modelli specifici, ma ogni
bussola sufficientemente precisa va bene. Quella nella foto qui sopra è una
bussola per CO "da polso", c'è chi preferisce invece le bussole
"a dito".
La carta da orienteering con sopra il percorso viene
consegnata al momento del via. A volte nel luogo del ritrovo è esposta una
carta muta, cioè senza i punti di controllo. La carta da orientamento è una
carta un po' particolare, simile a quelle dell'IGM (per chi le conosce) ma
colorata e molto più dettagliata. E' importante leggere sulla carta la scala
(se è 1:15.000 vuol dire che 1 cm. della carta equivale a 150 m. reali), l'
equidistanza (la distanza in verticale fra una curva di livello e l'altra), la
legenda (dove vengono spiegati i colori e i simboli usati nella carta), e
l'orientamento (che mostra qual'è sulla carta il Nord). Queste sono le quattro
cose più importanti da conoscere: trovatele e leggetele subito appena vedete la
carta.
Bene, ora siete pronti e preparati alla vostra prima
esperienza. Date un'occhiata al calendario delle gare nel Lazio: beh, che
aspettate? organizzate il prossimo weekend negli ombrosi boschi laziali, vi
aspettiamo numerosi!